Chi Siamo
Contattaci
Compagnia Teatrale El Portèo
Tel: 3383304129
La Compagnia Teatrale “EL PORTÈO” nasce nella Parrocchia della Santissima Trinità a Padova in un contesto di amicizia e forte legame tra la parrocchia stessa e il regista, nonché presidente, Dino Macioce.
La Compagnia è composta da 12 attori, molti dei quali vantano parecchi anni di recitazione in altre compagni teatrali; il connubio con altri attori di minore esperienza ha fatto sorgere un’unione e un’intesa uniche, tali da rendere ogni singolo componente sugli stessi livelli di preparazione, recitazione e presenza sul palco.
El Portèo propone lavori comico/brillanti in dialetto Veneto commede che hanno riscosso numerosi consensi da parte del pubblico dopo le prime apparizioni e questo ci fa ben sperare per il futuro della Compagnia che al più presto porterà in scena nuovi spettacoli.
La Compagnia, inoltre, è a disposizione per serate di beneficenza a favore di Associazioni di Volontariato.
Quel fiol d'un can d'un gato
Le vicende di una vivace e litigiosa famiglia dibattuta tra la scelta dell’innamorato per la figlia e la gestione dell’osteria
di cui sono proprietari. Si respira aria di casa , nella piccola piazzetta in cui, nell’anno 1952, si intrecciano le vicende umane di una piccola e animatissima comunità, al cui interno spiccano i litigiosi coniugi Berto e Tilde, titolari della Trattoria Caneva che si affaccia sulla piazza. Con loro la figlia Rina, in età da maritare, e la gatta Messalina a cui è tanto affezionata la signora Tilde.
Rina, innamorata di Gidio Brocca el savattaro, giovanotto che sta tanto a cuore alla madre ma che non piace al padre, il quale invece stravede per Venanzio Spinaroi, ragioniere in una fornace di mattoni che da anni affida ai Caneva l’appalto della mensa per i propri operai.
I due pretendenti, Gidio e Venanzio, chiedono entrambi l’aiuto al Parroco, Don Prospero, per sostenere la propria causa nei
confronti dei genitori della ragazza, ma l’intervento del reverendo, è tutt’altro che risolutorio, ne nasce una situazione tesa e ingarbugliata. Ma non basta. Per dare fuoco alla miccia, di una commedia vivace e divertente, compaiono un funzionario della finanza, e un’ostessa invidiosa un misterioso cesto di funghi…causa di certi malesseri, e a rendere più complicato il quadro, sono la scomparsa della gatta Messalina e la morte di Checo Piton, operario della fornace.
Il destino dei nostri protagonisti sembra segnato, sembra che qualcosa debba succedere o sia successo ma solo alla fine
si svelerà il mistero delle improvvise scomparse.
azione....“